La Regione Toscana

La Regione Toscana ha accreditato e finanziato la Cooperativa Agricola Il Forteto fin dalla sua fondazione nel 1977.

Il 28 ottobre 1980 nel corso di una seduta del Consiglio Regionale della Toscana il consigliere Innaco, parente di uno degli imputati del recente processo, descriveva esattamente, purtroppo inascoltato, le pratiche attuate all’interno della Cooperativa che definiva “una macchina guidata da due o tre cosiddetti capi che sta macinando le intelligenze, uniformando le volontà, strumentalizzando persone che ha ridotto ad un coacervo collettivo, a una massa mobile manovrata, che si entusiasma o si autoproclama colpevole a seconda delle direttive da seguire o da conseguire”.

Estratto verbale seduta Regione Toscana del 28 ottobre 1980: Consigliere InnacoEstratto verbale seduta Regione Toscana  del 28 ottobre 1980: Il Consigliere Rinaldo Innaco, parente di uno dei fondatori del Forteto, lancia un durissimo attacco contro la comunità!!!

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Estratto verbale seduta Regione Toscana del 28 ottobre 1980: Consigliere Innaco

Nel 2012 la Regione Toscana ha istituito una commissione d’inchiesta sull’attività di affidamento dei minori alla luce della vicenda Il Forteto (commissione d’inchiesta sull’affidamento dei minori).

Nel 2015 è stata istituita una commissione d’inchiesta finalizzata all’individuazione ed all’analisi delle responsabilità politiche e istituzionali relative alla vicenda Il Forteto (commissione responsabilità politiche).

Il 27 luglio del 2016 il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una risoluzione (risoluzione 27.07.2016) con la quale si impegnava ad intraprendere tutta una serie di iniziative in relazione alla vicenda del Forteto, iniziative per la maggior parte inattuate ad eccezione del “potenziamento del progetto per la riacquisizione di autonomia per minori e giovani, in uscita dalla Comunità Il Forteto e vittime di abusi e alla sua prosecuzione in continuità”.

Al fine di sostenere detto progetto denominato “Oltre” sono stati stanziati inzialmente dalla Regione Toscana circa 80.000,00 euro.
Tale dato stride inevitabilmente se lo si confronta con le agevolazioni ed i finanziamenti concessi dalla Regione Toscana al Forteto (fondi regionali), accertati dalla commissione d’inchiesta del 2015, pari a circa euro 1.250.000,00 (unmilioneducentocinquantamila), somma relativa al solo periodo 1997-2010. Nessuna stima, nemmeno approssimativa è stata effettuata in relazione al periodo 1977-1997 (ben 20 anni!!!).

Ma il comportamento schizofrenico della Regione Toscana si è evidenziato con la partecipazione al recente processo, nel corso del quale si è costituita parte civile esclusivamente nei confronti degli imputati e non della Cooperativa Agricola, evidentemente ritenuta estranea alla vicenda, ma che è stata ritenuta responsabile civilmente per i reati commessi dagli imputati.

In particolare occorre precisare l’esatto ammontare richiesto dalla Regione Toscana agli imputati per il danno all’immagine subito: cinque milioni di euro!!!

Le vittime attendono di sapere come la Regione Toscana intende incamerare detta somma, considerato che non si è consapevolmente costituita contro la Cooperativa!!!

Tale situazione appare surreale se confrontata con quanto accertato dalla commissione d’inchiesta regionale del 2015 che ha descritto (seconda commissione sulla cooperativa) il Forteto come “uno ma anche trino, nella sua entità giuridica tripode di cooperativa agricola, fondazione, associazione. Tripartizione alla bisogna, il sistema-Forteto si è nel tempo inventato una codificazione di sé camaleontica e multispecie, UN FORTETO CAPACE DI REPLICARE SE STESSO IN MANIERA OGNI VOLTA DIVERSA QUANTO BASTA, RESTANDO IN FIN DEI CONTI SEMPRE UGUALE. SEMPRE LUI: IL FORTETO. STESSO IMPIANTO, STESSA FILOSOFIA, STESSI SOTTESI STESSE PERSONE. STESSI ABUSI…”
Da una parte quindi si sostiene la totale commistione tra comunità e cooperativa, dall’altra non ci si costituisce nel processo contro quest’ultima, ma esclusivamente contro gli imputati.

Se tutto ciò non bastasse nel corso del 2019 si è scatenata un’inutile polemica fra la Regione Toscana ed il commissario governativo del Forteto Avv. Jacopo Marzetti, il quale lamentava che la Regione avesse chiesto alla Cooperativa un risarcimento pari a 5 milioni di euro. Peccato che la Regione non avesse titolo per fare tale richiesta in quanto nel processo, come già detto, si era costituita parte civile solo nei confronti degli imputati e non della cooperativa!!! E comunque non risulta nemmeno che abbia promosso azioni giudiziarie nei confronti degli imputati, malgrado avesse potuto farlo fin dal 22 dicembre 2017, data della sentenza della Corte Suprema di Cassazione.

Ritornando alla citata risoluzione del luglio 2016, nella stessa il consiglio regionale si impegnava “a garantire un’adeguata richiesta di risarcimento del danno derivante dal riconoscimento della Regione Toscana quale parte lesa e alla destinazione di tale risarcimento: al potenziamento del progetto per la riacquisizione di autonomia per minori e giovani in uscita dalla comunità…“, proprio il progetto “Oltre”, di cui si diceva prima, che avrebbe potuto essere finanziato adeguatamente se solo la Regione Toscana si fosse costituita non solo nei confronti degli imputati ma anche contro la Cooperativa, dopo aver sostenuto la totale commistione tra quest’ultima e la comunità. Tra l’altro nella suddetta risoluzione ci si impegnava a predisporre apposita sezione relativa al Forteto sul portale web del Consiglio regionale della Toscana, facilmente accessibile ai cittadini, dove dovranno essere rese fruibili tutte le informazioni utili ad avere piena coscienza e consapevolezza di quanto avveniva nella comunità, ivi comprese le sentenze dei competenti tribunali ed altri eventuali atti ritenuti di interesse pubblico ed utili alla conoscenza di quanto si è verificato. NEMMENO IL SITO WEB, CHE SAREBBE STATA LA COSA PIU’ FACILE, E’ STATO FATTO!!!

LE VITTIME RINGRAZIANO COMMOSSE!!!

 

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